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ICTUS CEREBRALE
DEFINIZIONI
Per Ictus (stroke) intendiamo un danno non traumatico del cervello, causato da occlusione o rottura di un vaso cerebrale, che esita in un improvviso deficit neuro­logico caratterizzato da perdita del controllo motorio, alte­razione delle sensibilità, compro missione delle funzioni co­gnitive e del linguaggio, disturbi dell'equilibrio o coma.
 
 
 
CLASSIFICAZIONE
Classificazione fisiopatologica dell'ictus
La classificazione degli Ictus prevede due macro categorie:
·        Ictus ischemico
·        Ictus emorragico
L'emorragia intra­cranica è responsabile del 15% di tutti gli ictus e può essere ul­teriormente divisa in emorragia intracerebrale (10%) ed emorragia subaracnoidea (5%). L'emorragia subaracnoidea tipicamente è il risultato di una rottura di un'aneurisma di un'arteria cerebrale con versamento di sangue entro gli spazi circondanti l'encefalo.
Il restante 85% degli ictus è causato da un danno ischemi­co cerebrale, risultante da trombosi di grossi vasi (40%), pic­coli vasi (20%), embolia cerebrale (20%) e altre cause meno comuni (5%), quali vasculiti cerebrali o ipoperfusione cere­brale. L'occlusione dei vasi secondaria a trombosi nelle grosse e piccole arterie, si verifica più comunemente in presenza di malattia aterosclerotica cerebrovascolare.
Le embolie cerebrali sono generalmente di origine cardiaca e, meno frequente­mente, il risultato di malattie cardiovascolari croniche ische­miche, con secondaria ipocinesia della parete del ventricolo o aritmia atriale, entrambe condizioni queste che incrementano il rischio di formazione di un trombo cardiaco.
Classificazione temporale dell'ictus
L'eziologia di un ictus acuto può essere spesso dedotta classi­ficando il profilo temporale dell'evento ed usando le informa­zioni raccolte dall'anamnesi iniziale fornita dal paziente e dal­l'esame obiettivo.
·        Attacco ischemico transitorio (TIA - Transient Ischemic Attack): è un evento nel quale i sintomi neurologici si sviluppano e scompaiono nell'arco di vari minuti e che, per definizione, si risolvono completamen­te in 24 ore. I TIA sono, nella maggior parte dei casi, associati ad aterosclerosi dell'arteria carotide e dovrebbero indurre ad una valutazione diagnostica urgente, cosicché una terapia preventiva appropriata possa essere istituita.
·        Deficit neurologico ischemico reversibi­le (RIND - Reversible Ischemic Neurological Defi­cit): è un evento transitorio neurologico che dura più a lungo di 24 ore. È probabile che i RIND siano espressione di piccoli infarti (lacune) a livello della sostanza grigia sottocorticale profonda o della materia bianca, risultan­done una compromissione soltanto temporanea.
Lo stroke in evolution (ic­tus in evoluzione) denota un evento ischemico instabile, ca­ratterizzato dal progressivo sviluppo di una compromissione neurologica progressivamente più severa ed è spesso associato a una trombosi occlusiva di una delle arterie cerebrali principali.
L' Ictus stabilizzato si ha quando le condizioni neurologiche appaiono stabili.

 

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